Daniele Nardelli ha partecipato al JobTrainer Dolomiti e oggi lavora come modello: leggi la sua storia…
Il futuro? Ora, riflettendoci, non so di preciso cosa mi posso aspettare da questo lavoro, ma sono sicuro che quello che ho ricevuto fino ad ora è stato di gran lunga più grande ed intenso di qualunque mia aspettativa.
Qualche giorno fa ho ricevuto la mia prima parte da attore protagonista in un film. Amo il mondo della moda e dello spettacolo e rendere tutto questo parte della mia vita e farne un lavoro è davvero un privilegio!
Anche se tra sfilate, shooting fotografici e spot televisivi oggi posso dire di essere veramente molto impegnato intendo però terminare gli studi e conseguire la Laurea in Economia.
Tra gli aspetti positivi del mio lavoro c’è sicuramente quello di poter viaggiare molto e visitare luoghi nuovi, conoscere tante persone e confrontarmi con nuove culture e fonti di pensiero. Mi affascina scoprire realtà diverse e di solito ne accetto e apprezzo ogni sfaccettatura.
A spingermi verso questo mondo di certo è stata anche la curiosità e la voglia di mettermi in gioco superando alcune paure che spesso hanno anche altri miei coetanei.
Le chiavi del mio successo? Contrariamente a quello che si potrebbe pensare del mondo dello spettacolo, essere sé stessi ed umili è un valore importante. Soprattutto per non incorrere nel rischio di montarsi la testa. Cosa molto diffusa nel mio mondo. Tuttavia credo che la determinazione e la costanza, sono le componenti fondamentali alla base dei miei primi passi in questa professione.
Sono meticoloso e mi spremo fino all’ultimo: vi posso garantire che i ritmi sono molto sostenuti quando devi viaggiare e spostarti di continuo da una parte all’altra dell’Italia, dell’Europa e talvolta del mondo.
JobTrainer è stata l’esperienza decisiva per mettermi alla prova e per definire cosa volevo. Ero molto giovane. Anzi ero il più giovane di tutti. Io avevo 18 anni, ero ancora uno studente del liceo scientifico tecnologico e mi trovavo catapultato in mezzo a brillanti ragazzi dell’università ed altri che già lavoravano.
In verità mi resi subito conto che il metodo di selezione per partecipare al JobTrainer aveva premiato i partecipanti secondo un criterio meritocratico basato sulle motivazioni personali: quindi eravamo tutti accomunatati da una gran voglia di metterci in gioco e di imparare.
E’ stato un viaggio intenso dove, passo dopo passo sono stato accompagnato a sviluppare le mie competenze di comunicazione e relazionali ed ho avuto modo di riflettere ed esaminare molti aspetti della mia vita, delle mie scelte e le mie capacità, anche grazie al confronto guidato con gli altri partecipanti. Ho imparato a prendere in considerazione ed accettare anche le strade più ostiche, in quanto spesso è proprio lì che si trova ciò di cui hai bisogno.
Sono uscito dal JobTrainer con più domande che risposte. Ero entrato con la convinzione dichiarirmi alcuni dubbi e invece mene sono posti di nuovi, non ero più sicuro delle idee con cui ero arrivato madiuna cosa ero certo: ho capito che dovevo coltivare e inseguire i miei sogni, le mie passioni, fare ciò per cui ero portato non badando a quanto fosse difficile raggiungere l`obiettivo ma che con determinazione e impegno potevo raggiungerlo.
Cosa consiglierei ai miei giovani coetanei? Guardandomi attorno vedo sempre più persone assorbite dalla routine quotidiana, quasi fossero delle macchine che fanno sempre le stesse cose e che non pensano minimamente ai propri sogni o obiettivi. Ecco ai miei coetanei consiglierei di celebrare sempre i propri successi ma anche di prefissarsi sempre dei nuovi obiettivi.
Daniele Nardelli