Daniela Morandini e il sogno di una vita senza posto fisso
Di cosa ti occupi oggi, e come si svolge la tua giornata?
Collaboro con un azienda di prodotti naturali che lavora nell’ambito del benessere e salute da oltre 25 anni in Italia. Sviluppo una base clienti, e aiuto le altre persone a fare lo stesso, costruendo un’organizzazione vendite in modo indipendente.
Quali elementi rendono unico e indispensabile il lavoro che fai?
Costanza e passione. e soprattutto focus .. non smetter mai di fare azioni ogni giorno. Un’altra cosa fondamentale è uscire sempre ed ogni giorno dalla zona di comfort.. senza aspettare di essere pronto per fare le cose, bisogna farle e basta per poi sorprendersi nel vedere che puoi farlo.
Come sei arrivato/a in questa organizzazione? Quale percorso hai fatto?
Prima del JobTrainer campus stavo cercando un lavoro. Ma adesso ricordo che quei giorni di campus passati insieme mi hanno proprio fatto cambiare testa e modo di vedere le cose. Ed è stato li che sono stata invitata ad un evento .. e ho detto si. Avevo bisogno di un cambiamento nella mia vita ed ho iniziato a dire si a tutte le possibilità che mi si presentavano davanti.
Oggi il lavoro si arricchisce molto dalla relazione con gli altri. Tu in quale modo ti ritrovi a lavorare insieme agli altri?
Io aiuto e supporto ogni giorno centinaia di persone che hanno deciso di intraprendere questo percorso con me. Mi piace aiutare e dare loro tutto ciò che imparo e studio .. indicare la strada che mi ha permesso di arrivare al successo, e guidarli verso la realizzazione del loro successo. Ma al di la di questo si sono create relazioni vere di collaborazione.
Raccontami due cose gratificanti del tuo lavoro.
Vedere persone che si affidano a te e ti ringraziano per ciò che ottengono. Poter ogni giorno essere valore aggiunto nella vita degli altri.
Prima di incontrarci al JobTrainer chi eri, cosa facevi, come stavi e quali progetti avevi per il futuro?
Prima del JobTrainer avevo appena finito una stagiona a Maiorca come assistente turistica. Non vedevo un futuro e non sapevo cosa volevo .. questo era frustrante.
Come hai affrontato il tuo percorso di studi e di avvicinamento al lavoro?
Il periodo universitario è stato bellissimo. Mi piaceva studiare e arricchirmi continuamente,
l’avvicinamento al lavoro invece è stato un po più traumatico :). Invidiavo le persone che sapevano già cosa fare nella loro vita.. mentre io.. sapevo solo che amavo viaggiare e parlare le lingue.. quindi ho iniziato a fare lavori in cui mettevo sempre tutta me stessa.. ma che non mi rendevano completamente felice.
Oggi tu lavori: ma cosa consiglieresti ad un giovane laureando/neolaureato?
A chi ha le idee poco chiare consiglio di fare subito quello che ho fatto io, cioè investire in un JobTrainer e poi buttarsi nel mondo del lavoro. Per me e stato illuminante. Avrei voluto farlo prima. Anche se all’inizio ero la più scettica e tu Marco Parolini lo sai.
Raccontaci un episodio particolare o un aneddoto del tuo JobTrainer.
JobTrainer mi ha insegnato molto ma la cosa che più mi e servita è stata capire quello che volevo. La sessione Jump in particolare mi ha fatto vedere in maniera chiara come mi vedevo nel futuro. E poi la sessione di team working in barca a vela, lavorare in team, uscire dalla zona di comfort e buttarsi. Una esperienza forte che non dimenticherò mai. E soprattutto tutto quello che ho imparato è utile nel mio business di adesso.
Cosa dicevano i tuoi genitori e i tuoi amici quando ti sei iscritta al JobTrainer?
I miei genitori mi hanno sempre appoggiata. Ma erano assolutamente d’accordo sul fatto di andare… non si smette mai di imparare.
Siamo sempre alla ricerca: tu hai nuovi progetti o sogni nel cassetto? E come ti stai preparando?
Si lavorando online posso viaggiare e spostarmi. Vorrei portare avanti la mia attività da un posto caldo. Il mio sogno ad oggi è vivere li. Il mio sogno è poter ispirare più persone possibili a realizzare i propri sogni e per fare questo c’è un lavoro costante sulla mia crescita personale a 360 gradi.
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Di seguito puoi anche approfondire l’intervista che la JobTrainer Daniela Daniela ha rilasciato al magazine Storie di Ritratti che ringraziamo per l’autorizzazione alla pubblicazione.
Sappiamo che lo scorso anno hai viaggiato davvero tanto: Svizzera, Brasile, Spagna e sei da poco tornata dall’America, cosa ti spinge a viaggiare così tanto?
Viaggiare è sempre bello, arricchisce fuori e dentro, si imparano nuove cose, si conoscono nuovi posti, nuovi modi di pensare, nuove culture e tante persone. Sono questi i motivi che mi spingono a viaggiare, sono sempre stata molto curiosa e avventurosa. I viaggi che ho fatto hanno sempre avuto diversi obiettivi, ma alla fine, in ogni posto che visitavo scoprivo cose anche di me… e credo che viaggiare e vedere posti sconosciuti, spesso diventa un viaggiare dentro se stessi. Non importa se il viaggio sia di dovere o di piacere, un viaggio è sempre un’esperienza di vita che arricchisce… Mentre rispondo a questa domanda sono in viaggio per Monaco, dove starò un weekend, e anche in questo viaggio ho scoperto cose nuove di me stessa.
Probabilmente, alcuni fra questi sono stati viaggi di lavoro, mentre altri di vacanza o piacere. Raccontaci di questa nuova vita senza posto fisso.
La mia nuova vita senza posto fisso…
Mi piace definire quello che sto facendo, la ricerca della mia libertà, anche se liberi completamente non lo siamo mai… Amo pensare che siamo liberi di scegliere i nostri vincoli; io me li sto scegliendo in ogni ambito della mia vita, a partire proprio da questa nuova avventura che ho intrapreso. Come ho già detto mi piace viaggiare, ma un posto fisso non me lo permetterebbe. E “fortunatamente” da pochi mesi ho scoperto che esiste una reale alternativa, la possibilità di costruirsi il proprio futuro a livello professionale e finanziario, e non solo… non avere un posto fisso, non avere un capo, potersi portare con se il proprio “lavoro” o la propria “attività, mi consente di viaggiare e di scegliere con molta più flessibilità come gestire il mio tempo, sia dal punto di vista lavorativo, che personale.
Ultimamente ho avuto l’ opportunità di viaggiare e andare in America, per ben due volte in un solo mese, proprio grazie a questa mia nuova attività, senza posto fisso. Il percorso che sto facendo mi consente di conoscere persone nuove e di aprire nuove porte. Ma tutto è iniziato quando ho deciso di uscire dalla cosiddetta zona di comfort e fare qualcosa di nuovo. Nel mio viaggio più importante, che è quello della vita, l’universo mi ha messo davanti dei tasselli di un puzzle, e io li sto unendo uno ad uno.
La tua esperienza a Maiorca è stata di certo molto interessante. Cosa facevi sull’isola? È facile o difficile trovare lavoro stagionale?
Lavoravo 15 ore al giorno come assistente turistica, ma prima di trovare questo lavoro stagionale ho mandato curriculum per svariati mesi senza risposta. In realtà cercavo qualcosa che non era affatto chiaro: non sapevo che tipo di lavoro volevo fare. Questa problematica del non avere obiettivi chiari e non avere un vero scopo, la sto riscontrando in molti giovani che sto conoscendo in questo periodo.
Cercare lavoro stagionale in questo modo è una cosa che non farei mai più, ma non per questo e stata una cattiva esperienza, anzi: ho imparato una nuova lingua, ho conosciuto gente fantastica e ho visitato un’isola stupenda.
Tuttavia preferisco essere libera di gestirmi il mio tempo, piuttosto che lavorare molte ore, correre tutto il giorno e fare qualcosa per volere di qualcun altro, svolgendo un lavoro che in realtà non sento mio. Quest’esperienza mi ha fatto conoscere quello che io definisco il mio punto A.
Il punto A è quel punto di insoddisfazione, quella situazione che non ci piace e che vorremmo stravolgere.
Invece il punto B, è quel punto dove la vita ti regala gioia e felicità, che sono due delle cose più importanti a cui ognuno, secondo me, dovrebbe aspirare.
Proprio qui è iniziata la mia ricerca verso il punto B, verso gli strumenti, i mezzi e la mappa che mi portassero a questo punto di totale soddisfazione. Quindi, per rispondere in modo completo a questa domanda, posso dire che un grande punto a favore di questa mia esperienza di lavoro stagionale, è che senza questa, non avrei mai capito cosa NON voglio, e non sarei mai stata stimolata a cercare cosa VOGLIO.
Seppur molto impegnativa e talvolta faticosa, a chi consiglieresti questa esperienza?
E un’esperienza sicuramente formativa, se le si da il giusto significato, che ti insegna a crescere, prenderti le tue responsabilità, ed a lavorare a ritmi elevati, aspetto molto fortificante e che ti aiuta ad organizzare il tuo tempo e i tuoi impegni. Ma sinceramente per come l’ho vissuta io, nonostante mi abbia dato tanto dal punto di vista di crescita personale, è un’esperienza che non consiglierei molto facilmente. Per me è stato un passaggio obbligatorio, un turning point cruciale, ma ognuno è diverso, quindi, neanche volendo, potrei consigliare con certezza questa esperienza, perché non è detto che questa sia giusta per tutti.
Dobbiamo dirti la verità, tutti questi tuoi spostamenti ci incuriosiscono molto. Quale sarà la prossima meta?
Già ce ne sono molte di mete, tra cui un ritorno in America, ma vi lascio la curiosità…. magari nella prossima intervista. 😉
Che consigli puoi dare a coloro che vorrebbero seguire il tuo percorso?
Nella mia ricerca di un lavoro, ho scoperto anche il concetto di “imprenditorialità’” e di quanto in questa società dove il lavoro manca, sia sempre più importante promuovere la propria capacità di creare soluzioni e la propria creatività. Mentre facevo i miei lavori stagionali, fortunatamente sono entrata in contatto con un concetto di imprenditorialità autonoma che mi ha colpita molto: ho scoperto la possibilità di potermi costruire una mia attività, senza avere un capo, gestendo il mio tempo, con le mie forze e il mio impegno e in un ambiente stimolante.
Per me era qualcosa di nuovo, un tuffo nell’ignoto, che nonostante un po di paura iniziale, ho deciso di fare. I consigli che potrei dare a chi è di fronte ad una scelta di intraprendere un percorso come il mio sono:
- Non avere paura di prendere una decisione, perché se non le prendi, la prenderà qualcun’altro per te;
- Quando senti che un’opportunità è quella giusta per te e che ti può portare verso un benessere interiore ed esteriore, coglila senza pensarci due volte.
- Esci dalla zona di comfort ed allargala, come ho imparato al JobTrainer campus
- Apri la mente e supera i limiti che, volente o nolente, la società ci impone riguardo le possibilità lavorative; e diventa consapevole del fatto che esistono altre modalità di crearsi una propria vita “lavorativa” o “professionale”.Una cosa che ho capito dopo una riflessione sulla mia vita, è che io ho sempre cercato la strada più comoda per avere un lavoro, uno stipendio, e la “sicurezza”…. Senza pensare ad una cosa fondamentale: la mia felicità. Il mio ultimo consiglio:
Non perdere tempo a cercare qualcosa di facile, comodo e sicuro, se non sai se ti renderà felice, ma scopri dentro di te cosa ti rende felice e trova la soluzione migliore per arrivarci.La soluzione non e’ fuori di te, ma dentro di te.
Di certo ora sei molto ambiziosa ed hai tanti progetti in mente quindi questa domanda è d’obbligo: come ti vedi fra 5 anni?
Tra 5 anni mi vedo imprenditrice di me stessa, soddisfatta, felice di aver aiutato molte persone a prendere la mia stessa strada e sempre più ricca dentro, più forte, più competente… ma mai arrivata e con obiettivi sempre più grandi e sempre in crescita. Questo percorso che ho intrapreso mi sta arricchendo giorno dopo giorno, mi da la possibilità di viaggiare, di conoscere persone nuove, di avere un impatto positivo sulla vita delle persone, trovare il meglio in me stessa e negli altri.
Mi piace vedermi nel mio futuro, che mi sveglio con il sorriso, e che vado a dormire con il sorriso, come sono ora e non ero da tanto tempo. Concludo con un pensiero:
il percorso che ho scelto io, è il mio mezzo, la mia mappa e il mio modo di arrivare a chi voglio essere. Ognuno ha i suoi sogni, ha le sue domande, ma ha anche le risposte dentro di se. Mi auguro che sempre più persone della mia età facciano scelte di cuore e non per la sicurezza o perché qualcun altro dice loro che è giusto così, perché lo fanno tutti.
Come dice Steve Jobs:
“Stay Hungry, Stay Foolish.”
Grazie Daniela, in bocca al lupo, a risentirci presto!!