Benjamin ha partecipato al JobTrainer Lago di Garda e oggi è consulente SAP di DedaGroup Spa: leggi la sua storia…
Prima di incontrarci a Job Trainer, nel marzo del 2014, ero uno studente all’ultimo anno di università, reduce da una esperienza Erasmus in Irlanda, ma che sentiva con ansia l’approssimarsi dello sbarco nel mercato del lavoro. Ero alla ricerca di alcune “istruzioni pratiche per l’uso”. Il supporto dei miei genitori e il fatto di avere degli amici che erano già passati entusiasti, mi ha permesso di decidere in fretta di compilare la Domanda di Ammissione al JobTrainer.
Certo, avevo affrontato il mio percorso di studi con le idee abbastanza chiare: già un anno prima della maturità avevo deciso quale facoltà mi sarebbe piaciuto frequentare, e al momento della scelta della magistrale avevo deciso come caratterizzare il mio percorso.
Ma poi, come sempre nella vita, i piani sono fatti per essere rivisti ed il lavoro al quale sono approdato oggi è diverso da quello che avevo in mente in partenza: è esattamente quello che al JobTrainer viene chiamato “percorso non lineare”, ovvero non è che chi studia economia poi può solo lavorare in Banca!
Dopo la laurea magistrale in Management, ho fatto un importante stage a Milano in un ambito molto diverso: dopo una serie di colloqui sono stato infatti selezionato per lavorare nella redazione di Radio 24 – Il Sole 24 ore. Un’esperienza che mi è servita un sacco per conoscere da vicino alcune dinamiche del mondo del lavoro. Dopo questo periodo, ho deciso che mi sarebbe interessato fare un lavoro che mi permettesse di aumentare la mia padronanza nelle nuove tecnologie, mantenendo però allo stesso tempo un’ottima attinenza con il mio percorso di studi.
Così da pochi mesi sono stato selezionato come consulente SAP per una importate società di software gestionale. Spesso la mia giornata inizia abbastanza presto al mattino con un viaggio in auto più o meno lungo, perché la maggior parte dei giorni lavoro in trasferta presso le imprese clienti. La grande varietà di situazioni che affronto, ovvero lavorare per imprese diverse e il fatto di dover dare risposta ad esigenze molto variegate rende questo lavoro estremamente stimolante e formativo.
Per me una delle cose più gratificanti è riuscire a gestire in autonomia alcuni “pezzi” del mio lavoro, pur nella consapevolezza che il raggiungimento dell’obiettivo finale non può che passare per il lavoro di squadra. La seconda cosa estremamente gratificante è lavorare con imprese diverse tra loro, avere la possibilità di viaggiare molto e dare una risposta ad esigenze variegate: non ci si annoia mai!
Ripenso spesso alle sessioni di lavoro di gruppo che facevamo al JobTrainer e posso affermare senza timore di smentita che tutto il mio lavoro di oggi è basato sulla relazione con gli altri. In primo luogo, per iniziare a svolgere una mansione così complessa, c’è bisogno di relazionarsi continuamente con i colleghi più esperti, per cercare giorno dopo giorno di accrescere la propria competenza. Poi un’altra parte fondamentale del mio lavoro attuale è la formazione degli utenti delle imprese clienti: anche in questo caso il confronto con loro è fonte di grande arricchimento, perché permette di capire meglio le dinamiche interne alle aziende.
Un altro aneddoto del mio JobTrainer, riguarda quella sessione outdoor di costruzione della zattera, perché mi ha insegnato l’importanza di affrontare in maniera propositiva anche i compiti per i quali non ci si sente portati o che ci sembrano assurdi: e questo tipo di cosa capita spesso quando si lavora!
Consigli per i giovani? Il primo consiglio che mi sento di dare ad un giovane è quello di non essere troppo rigidi: a volte si tende a cercare soltanto uno specifico sbocco occupazionale, magari in un settore dove il mercato del lavoro non è molto dinamico, con il rischio di rimanere per troppo tempo fermi ad aspettare opportunità che non arrivano, quando magari basterebbe soltanto aprire un po’ di più i propri orizzonti per poter trovare degli sbocchi soddisfacenti.
Il secondo consiglio è quello di affrontare con grande metodicità e tenacia il momento della ricerca della prima posizione nel momento in cui si decide di entrare nel mondo del lavoro. Infatti la fase più critica è proprio quella in cui il tuo curriculum è ancora “immacolato” nella parte “esperienze professionali”: una volta fatto il primo giro di giostra nel mercato del lavoro, è molto più facile rimanere in pista. Oggi comprendo e apprezzo ancora di più il significato delle lunghe sessioni di personal branding che facevamo durante il JobTrainer!
Infine, la terza cosa a mio parere importantissima è non avere paura di “sporcarsi le mani” già durante gli studi. Ad esempio, durante il mio percorso universitario, io ho svolto per tutte le estati un lavoro in ambito turistico, mentre negli ultimi anni di studi ho collaborato in maniera assidua con una radio locale, Sanbaradio, creando un palinsesto e facendo tante trasmissioni in diretta. Col senno di poi posso dire che tutte queste esperienze – pur non avendo a che fare con il lavoro che faccio ora – mi sono servite davvero moltissimo, perché mi hanno permesso di sviluppare alcune “soft skills” particolarmente preziose, come le capacità comunicative o di gestione del tempo.
Non mi sento arrivato, anzi ho ancora altri sogni nel cassetto, ma faccio una cosa alla volta. Al momento punto soprattutto ad aumentare le mie competenze nell’ambito lavorativo che ho scelto. Poi, mi farebbe piacere se la mia azienda mi coinvolgesse in progetti all’estero ed in particolare nell’area germanica, anche per apprendere meglio la lingua. Mi piace imparare, non si era capito?!
Benjamin ha superato la Domanda di Ammissione Motivazionale ed ha partecipato grazie alla Borsa di Studio della BBC – Cassa Rurale di Fiemme.
Benjamin Dezulian